Da un po’ non abbiamo condiviso aggiornamenti sulla vicenda della Villa, di certo non perché siamo stati fermi per le ferie.
Il mese di agosto e questo inizio settembre sono stati particolarmente intensi e densi di riflessioni strategiche e riunioni tecniche con partner ed esperti di diritto, di finanza e di innovazione sociale. Con loro abbiamo discusso, valutato scenari ed opzioni, prodotto documenti di lavoro importanti.
Vale la pena ricordarlo: tutto questo lavoro è volto sempre allo stesso obiettivo, quello di garantire che la Villa Buonaccorsi (ri)diventi un bene comune, e che questo avvenga con un approccio che vada al di là di ogni strategia o speculazione politica. Per questo ribadiamo che VILLAE nasce da un incontro nel 2020 di cittadini del territorio con cittadini europei interessati a “salvare la Villa”, che come precisato nello statuto (scaricabile qui) non siamo affiliati politicamente e che la nostra esistenza non è stata voluta e/o incentivata da nessuno dei partiti locali o nazionali.
Questi sono giorni importanti, forse decisivi, per il futuro della Villa Buonaccorsi: pochi giorni fa un comunicato del comune di Potenza Picena informava del fatto che si sta fattivamente lavorando ad una prelazione nell’acquisto da parte della Regione Marche, una soluzione ora supportata anche dalle forze regionali di opposizione con una specifica mozione.
E’ uno sviluppo positivo e per certi versi inaspettato, dopo la notizia dell’offerta di acquisto da parte di una ancora anonima società immobiliare romana; sviluppo a cui ha certamente contribuito anche l’attività dell’Associazione Villae, sia con la mobilitazione della comunità locale su questo tema, sia con la creazione di sinergie internazionali che hanno già, nel Summer Camp dello scorso luglio, portato alla stesura di un Manifesto programmatico per la Villa Buonaccorsi e alla elaborazione di progetti di riuso sostenibili e innovativi (potete oramai scaricare il Manifesto).
L’Associazione Villae, consapevole dell’importanza che si mantenga vivo lo spirito di leale collaborazione fra tutte le forze politiche e sociali fin qui sperimentato, in questa fase sta sostenendo per quanto le è possibile l’operazione di prelazione, e al contempo vigilerà affinché il tutto avvenga in modalità tali da garantire la natura di bene comune della Villa Buonaccorsi e la possibilità per la comunità glocal (vedi punto 3 del manifesto) di partecipare alla sua governance e alla sua gestione futura nel rispetto dei dieci principi del Manifesto che, lo ricordiamo, era stato recepito il 21 luglio dalla II Commissione del Comune di Potenza Picena che ne condivide la visione e gli auspici.