new european bauhaus

ANNULLATA DI NUOVO LA PASSEGGIATA IN VILLA BUONACCORSI. ADESSO BASTA!

ANNULLATA DI NUOVO LA PASSEGGIATA IN VILLA BUONACCORSI. ADESSO BASTA! 2560 1920 domenico

Da quando, nei mesi scorsi, la Villa Buonaccorsi di Potenza Picena è stata acquisita al patrimonio dello Stato italiano, è andata via via crescendo l’attesa per una riapertura al pubblico del bellissimo complesso monumentale situato in contrada Montecanepino.

Nell’attesa che la nascita di una Fondazione ad hoc permetta di valorizzare al meglio il complesso e il magnifico giardino all’italiana, l’Associazione VILLAE, che fin dall’inizio ha sostenuto un percorso che rendesse Villa Buonaccorsi un bene comune, aveva chiesto ed ottenuto dal Comune di potenza Picena il patrocinio per un primo evento dal forte significato simbolico che si sarebbe dovuto tenere ieri, domenica 12 giugno. L’occasione era data dal Festival del New European Bauhaus (NEB), promosso dalla Commissione Europea all’interno di un più vasto progetto finalizzato alla condivisione di idee e esperienze fra tutti i paesi dell’Unione Europea per costruire un futuro più bello, sostenibile e inclusivo, proprio a partire dalla valorizzazione di luoghi e spazi di vita e di cultura. L’iniziativa Villa Viva dell’associazione Villae era stata dunque selezionata per partecipare – fra il 9 il 12 giugno – ad un grande festival tenutosi a Bruxelles, con la partecipazione di illustri esponenti dell’arte, del pensiero e dell’architettura europei, e testimoniare della mobilizzazione cittadina per la Villa Buonaccorsi.

L’iniziativa dell’Associazione prevedeva inoltre un incontro online, tenutosi giovedì scorso 9 giugno con la partecipazione di esperti europei di cultura, innovazione e cittadinanza attiva, ma anche e soprattutto una passeggiata nei luoghi simbolo della Villa – prevista appunto per ieri, domenica 12 giugno, che avrebbe permesso ai cittadini di rivivere la storia della Villa grazie agli interventi di esperti e testimoni, ma anche di proiettarsi nei suoi futuri possibili, in cui innovazione e sostenibilità potranno convivere con la valorizzazione del patrimonio culturale.

Nonostante le ripetute richieste, telefonate e lettere in posta certificata, in un primo momento l’associazione ha ricevuto un esplicito diniego dal Soprintendente ai Beni Culturali del sud delle Marche, Giovanni Issini; poi, dopo ulteriore trattativa, solo mercoledì scorso in tarda serata la Soprintendenza ha risposto alla nuova richiesta, questa volta positivamente, ma ponendo una serie di nuove condizioni molto restrittive, e oggettivamente impossibili da attuare. Nonostante tutto, in una corsa contro il tempo che non sarebbe esagerato definire disperata, i volontari dell’associazione hanno provato a rispettare le condizioni imposte entro la scadenza fissata dalla Soprintendenza per venerdì a mezzogiorno (ossia meno di 48 ore dopo la ricezione dell’autorizzazione) senza compromettere la qualità dell’evento, ma poi hanno dovuto a malincuore prendere atto della realtà e annullare la passeggiata.

E’ la seconda volta, dopo l’annullamento di novembre 2021, che nonostante l’impegno di tanti cittadini volenterosi, viene meno la possibilità di celebrare la Villa come luogo di valore civico e di bene comune. E dopo molti mesi continua il paradosso: da quando Villa Buonaccorsi è diventata pubblica, l’associazione Villae, nata proprio per sostenere e facilitare la fruibilità pubblica del complesso, non ha più potuto mettervi piede.

“Gli scambi con la Soprintendenza delle ultime settimane sono stati interpretati dai membri dell’associazione come un atto di ostilità ingiustificata nei confronti di cittadini che si sono spesi fin dall’inizio e continuano a farlo per un futuro sostenibile ed inclusivo di Villa Buonaccorsi. Il ruolo delle istituzioni dovrebbe essere quello di facilitare il lavoro di enti associativi come Villae e simili, e auspichiamo che questo accada in un futuro non troppo remoto” dichiara il presidente dell’associazione Francesco Cingolani, che continua “Ci siamo radunati ieri davanti ai cancelli chiusi della Villa per fare una foto, che  per noi simbolizza una richiesta: la richiesta di una vera e fattiva collaborazione con le istituzioni e la Soprintendenza, ed una comunicazione costruttiva che vada oltre i formalismi. Siamo professinisti, e quindi coscienti delle complessità burocratiche, ma siamo altrettanto coscienti del fatto che l’ambizione di Villa Buonaccorsi richiede che anche gli Enti Pubblici svolgano fino in fondo il loro compito che, lo ricordiamo, non è solamente quello di garantire la conservazione dei beni culturali, ma anche la loro fruizione pubblica. Solo aspirando a questa ambiziosa collaborazione fra cittadini e istituzioni sarà possibile rispettare le linee guida che l’Associazione ha delineato nel Manifesto per la Villa Buonaccorsi, che recentemente il Comune di Potenza Picena ha sottoscritto e sottoposto al Ministero della Cultura”.

Nella foto, i membri del direttivo dell’associazione Villae, radunati davanti ai cancelli chiusi della Villa Buonaccorsi insieme ai volontari che avevano organizzato l’evento del 12 giugno.